martedì 25 gennaio 2022

DIARIO DI UNO SQUADRISTA TOSCANO


Questo libro vede la luce per la prima volta negli anni cruciali del primo dopoguerra italiano. Scoperto da Renzo de Felice negli anni ’70, nel pieno di un altro tragico periodo di guerra civile, appare per la prima volta questo “diario di uno squadrista toscano” ambientato  negli anni cruciali ricompresi fra il 1919 e il 1922, chiudendosi subito dopo la Marcia su Roma dei manipoli delle squadre d’ azione mussoliniane. La prima guerra civile italiana, vista con gli occhi di un giovane protagonista della " parte sbagliata" : quelli di uno studente universitario che abbandona i libri per andare a combattere il comunismo e l’ affarismo imbelle del governo liberale, all’ ombra della bandiera nera degli Arditi . Il libro comunica lo spirito che animava i giovani combattenti di Mussolini della “ rivoluzione italiana” nei confronti di un’ “ Italietta” vigliacca ed imbelle che stava consegnando la nazione al Comunismo. Non si può capire la storia se non si comprende il cuore dei suoi protagonisti. Ma non siamo solo di fronte ad un importante documento storico. Il “ diario di uno squadrista toscano” è anche di grande valore letterario : avvincente come un romanzo, paragonabile solo a " I proscritti " di Von Salomon o a " Baltikum" di Dominique Venner. Indimenticabile. Non a caso, edito per la prima volta, divenne subito il “ livre de chevet” dei giovani militanti di destra che, aggrediti negli anni 80 dal terrorismo sanguinario dell’ estrema sinistra terrorista e vittime nel contempo di repressioni giudiziarie da parte dello stato, non tardano ad identificarsi nei protagonisti della rivoluzione mussoliniana, elevando ancora una volta per le strade d’ Italia le “ canzoni strafottenti” degli squadristi, ricordate in questo struggente romanzo autobiografico.

Il libro più apprezzato dai nostri Lettori, in una nuova edizione. 

LINK UFFICIALE DEL LIBRO :

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